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BREVETTO DI INVENZIONE INDUSTRAILE N. 1.415.894 > VALIDITA'

FRANCESCO PICCIONE
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BREVETTI
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B. I. I. 1.415.894

Introduzione
Proprietà
Scopi
Obiettivi
Funzioni
Ostacoli
Fenomeni fisici
Stato antecedente
Idea
Validità
DEP©
Relatività e Conservazione
Funzionalità
Nuovi Dispositivi
Effetti



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B. I. I. 1.415.894 - LA VALIDITA' SCIENTIFICA DELLA INDAGINE


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conoscono tra loro.
Ad esempio, dal 2001 tramite HI-FIGUIDE© ho reso disponibile alcuni piccoli progetti di cavi elettrici per uso audio, noti con i suffissi "AL" e "PF".
Lo scopo è stato quello di raccogliere ulteriori testimonianze da parte di altre persone, a me sconosciute, tra loro non conoscenti ed ignare delle sperimentazioni.
Sorprendentemente, in questo caso, parecchie sono state le testimonianze, relative ai benefici effetti sul suono dei loro sistemi HI-FI, di cui una piccola parte sono state pubblicate in HI-FIGUIDE© nella sezione dedicata alle "
lettere".

Costoro, quindi, da un lato hanno confermato l'influenza sulla qualità sonora di quei progetti, confermando alcuni aspetti riguardanti le mie sperimentazioni; dall'altro, hanno contribuito a fornire una ulteriore testimonianza sulla validità scientifica della mia sperimentazione.

10.2.2 La ripetibilità dell'osservazione

Relativamente alla "
ripetibilità" nel tempo dell'osservazione del fenomeno scientifico, posso citare due modalità.

La
prima, consiste semplicemente nello staccare uno dei miei DEP© (di interconnessione o di potenza) utilizzato in qualsiasi sistema HI-FI e sostituirlo con qualunque altro tradizionale conduttore solido.
La
seconda modalità di osservazione, consiste nello staccare e riattaccare le spine di alimentazione di qualsiasi sistema HI-FI impiegante i miei DEP©.

In entrambi i casi, si osserverà un drastico peggioramento delle prestazioni sonore, anche in termini di riduzione di efficienza e velocità. rilevabili anche da persone totalmente a digiuno in fatto di corretta percezione dei suoni.
Queste differenze di prestazioni sono anche dovute alla presenza di un particolare dispositivo brevettato, presente in tutti i "DEP©",
che necessita di almeno 5 giorni di collegamento a massa, prima che il DEP© funzioni correttamente. È incredibile, ma vero! Occorre, quindi, tenere conto di questo lasso di tempo, per un corretto giudizio.


10.3 Misure galileiane

Le
misure galileiane sono delle misure comparative tra i diversi prototipi sperimentali di DEP© e tra questi ed i tradizionali cavi elettrici.
Si tratta, quindi, di semplici rilevazioni tecniche/strumentali dei valori di resistenza, capacità, induttanza, etc. effettuate sui DEP© e sui normali cavi elettrici. 

Le numerose risultanze delle indagini sperimentali percettive, si sono rilevate nettamente più affidabili e congruenti rispetto alle altrettanto indagini strumentali, al punto da non potere essere confortate da quest'ultime.

La qualità del suono espressa dal sistema HI-END del mio laboratorio, coi diversi prototipi di DEP©, in particolare quelli di alimentazione, è talmente diversa, differente ed entusiasmante, da pormi delle nuove domande.
Ad esempio: "Com'è possibile un simile rivoluzionario e radicale cambiamento della qualità del suono?".

Chiaramente questo cambiamento non può essere dovuto al semplice confronto galileiano, tra i parametri classici della resistenza, capacità ed induttanza, etc..
Pur rilevando delle differenze nei valori, queste non spiegano compiutamente il notevole incremento della efficienza e velocità di trasmissione del flusso di energia elettrica, all'interno dei DEP©.

Le misure galileiane, perciò, non indicano e non sono state in grado di indicare una spiegazione tecnica sulle notevoli prestazioni rilevate in sede sperimentale.
Ad esempio, è risultato chiaro che:

"il notevole incremento della qualità del suono è avvenuto per effetto dell'azzeramento di qualsiasi forma di distorsione, che prima veniva generata dalle apparecchiature audio, a causa delle continue alterazioni del comportamento del flusso di energia elettrica".


Le perfette condizioni di funzionamento delle apparecchiature audio, quindi, si sono conseguite perché il flusso di energia elettrica viene fornita (
e fluisce) senza alcuna indecisione, costantemente ed in tutte le infinite variabilità e condizioni pratiche.

Tale spiegazione, esula dalle semplici rilevazioni galileiane!
Né tanto meno, sono utili le sole
rilevazioni strumentali dei valori di resistenza, induttanza, capacità, risposta in frequenza, etc..
Entrambe, infatti, non sono in grado di spiegare le variazioni del
comportamento dinamico, che una struttura geometrica di un qualunque cavo elettrico, effettivamente tiene quando viene percorsa da un flusso di energia elettrica, di sua qualsivoglia natura e funzione.

Ad esempio, le misurazioni della risposta in frequenza e quella di onda quadra a 10 kHz, attestano le prestazioni tecniche che i tradizionali cavi elettrici nella banda di frequenze e sull'onda quadra, ma non spiegano compiutamente come funzionano e/o quali sono le variazioni del loro comportamento dinamico, quando sono transitati da un flusso di energia elettrica, di qualsivoglia sua natura e funzione.

Ne consegue che le
misure galileiane e le rilevazioni strumentali sono delle semplici caratteristiche tecniche, per cui non dicono:

  1. qual è la loro efficienza e velocità;
  2. qual è la loro capacità di mantenere l'integrità del contenuto del flusso di energia elettrica;
  3. quali sono le differenze caratteristiche, qualitative e quantitative, di incidenza delle diverse strutture geometriche sul comportamento dinamico;
  4. come suonano;
  5. qual è la loro risoluzione;
  6. etc..

Ad esempio, su YouTube è visibile un video di comparazione tra un cavo elettrico doppino rosso/nero ed un coassiale sulla onda quadra a 10 kHz. Si nota, guarda un po', che il doppino rosso/nero è preferibile al coassiale. Fatto citato da Francesco Piccione (
il coassiale è veleno puro per l'HI-FI…), già nel 1999 quando è stato pubblicato su CHF nn. 41/42, il suo articolo dal titolo"Dell'Enigma dei Cavi©", poi trasformato in un libro.

È più che evidente, quindi, che succede qualcosa, nel mondo degli atomi, che non può essere rilevato e spiegato compiutamente con delle semplici misure tecniche, ma rilevabili attraverso la percezione uditiva, tramite questa esclusiva atipica ricerca!

Sono queste le ragioni per cui l
e misure galileiane non vengono qui mostrate.
Ve n'è però un'altra!
Esistono dei programmi per PC, che consentono, inserendo dei valori tecnici, di ricavare un tradizionale cavo elettrico. Appunto, assolutamente non un DEP©!

Sia i prototipi sperimentali che i tradizionali cavi elettrici, sono stati conservati e possono essere riprodotti.
Questi possono essere messi a disposizione, sia per le indagini scientifiche, che per i fabbricanti di cavi elettrici. Ovviamente, a precise condizioni.

10. LA VALIDITA' SCIENTIFICA DELLA INDAGINE

Questa atipica metodologia di indagine, potrebbe facilmente essere esposta a critiche!
Ad esempio: "Qual è la misura della variazione della qualità sonora?".
I problemi di questo genere sono stati tutti affrontati e risolti! Tutto, quindi, è stato teso a verificare la validità ed efficacia, di ciò che si sta sperimentando.

Per fare ciò, quindi, sono state adottate delle specifiche precauzioni e modalità di sperimentazione:

  1. la scelta dello strumento di misura;
  2. la sperimentazione e percezione umana;
  3. le misure galileiane.


10.1 L'eccezionale strumento di misurazione

Nella totale assenza di dispositivi idonei con cui effettuare correttamente e concretamente l'analisi del comportamento del flusso di energia elettrica, quando transita all'interno dei conduttori solidi, occorre realizzarne uno su misura.
Questo dispositivo, però, deve essere fuori dal comune, ossia in grado di mettere in evidenza le più microscopiche variazioni sonore e, al contempo, esaltarle in modo da facilitarne la percezione e comprensione della loro qualità.

Questa atipica metodologia di ricerca, quindi, si basa sull'utilizzo di un gigantesco e sofisticato "sistema di riproduzione del suono", da me ideato, progettato e realizzato dopo un decennio e mezzo di studi e ricerche, ancora oggi all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. Grazie a ciò, è in grado di enfatizzare con estrema precisione, differenze sonore normalmente non udibili: il "
Reference System".

Frutto di oltre 12 anni di studi, ricerche e progettazione, il Reference System è composto da quattro torri separate, contenenti ben 68 altoparlanti ad altissima tecnologia, tra woofers, midranges e tweeters, disposti in sei linee verticali.

È, quindi,  un sistema di riproduzione di altissima precisione e qualità della riproduzione, poiché privo di distorsioni, colorazioni, compressioni, enfatizzazioni e risonanze.
Grazie anche ad una elevata estensione della risposta in frequenza (
16-32.000 Hz, ben oltre i limiti di udibilità dell'uomo) ed alla sua enorme efficienza (il 34% contro lo 0,8%…), è in grado di fungere da gigantesco microscopio, ingrandendo enormemente e con estrema accuratezza piccolissime variazioni sonore, che con altri sistemi acustici rimarrebbero completamente nascoste.

Tutto ciò lo rende uno straordinario strumento dalla precisione assoluta, in grado di fare la radiografia al segnale audio presente al suo ingresso e riprodurlo in modo pressoché identico, ma enfatizzato, in uscita.

L'eccezionale linearità, sia della risposta in frequenza, che di quella "energetica", consente una valutazione oggettiva, precisa e corretta, delle caratteristiche sonore espresse dalle diverse strutture geometriche dei cavi elettrici.
Ciò ha consento di verificare, sia la qualità timbrica dei diversi cavi elettrici, che le loro prestazioni tecniche, quali l'efficienza, la velocità, l'ampiezza di risposta in frequenza, etc..

Tra le diverse soluzioni tecniche, si citano: il Baffle Pseudo-Infinito©; la Cylindrical Line Source©; l'Omnypolar Line Source©; l'emissione in aria libera dei midranges; la tri-amplificazione attiva; l'andamento lineare dei moduli di impedenza degli altoparlanti; etc.

Queste ed altre straordinarie caratteristiche, rendono il Reference System unico nel suo genere e particolarmente adatto per effettuare questo genere di sperimentazioni.
La sua capacità di risoluzione, infatti, supera notevolmente quella di qualsiasi attuale sorgente, di ripresa, di registrazione e riproduzione. È grazie a tutto ciò, che ha consentito una straordinaria serie di scoperte scientifiche.

10.2 Sperimentazione e percezione umana

È noto che allo stato attuale della tecnica, ancora non esiste alcuno strumento tecnologico che possa misurare le variazioni di efficienza e velocità di trasmissione, che il flusso di energia elettrica tiene quando transita all'interno dei conduttori solidi; né tanto meno, comprenderne la natura e qualità delle sue reazioni.
Sono queste le ragioni per cui ho ritenuto e tuttora ritengo, che l'unico strumento di misura idoneo ed affidabile per questo genere di sperimentazioni, può essere solo l'utilizzo della
percezione umana: il nostro "udito"!

Il nostro apparato percettivo di suoni e rumori, se correttamente educato ed allenato, è in grado di percepire microscopiche variazioni del suono e, soprattutto, di comprenderne la loro natura qualitativa, se positiva o negativa.

Ma, la sperimentazione può avere una validità scientifica, se si utilizza la percezione umana?
Assolutamente sì! Una sperimentazione basata sull'utilizzo della "
percezione umana", ha validità scientifica se sussistono due condizioni:

  1. quando l'osservazione di un fenomeno è verificabile, anche da soggetti estranei alla medesima sperimentazione, magari non conoscenti e distanti tra loro
  2. quando la medesima osservazione è ripetibile nel tempo.

È questo il criterio che è stato seguito anche per le scoperte scientifiche relative al brevetto di Invenzione industriale n. 1.415.104.

10.2.1 La verificabilità

Per verificare la validità scientifica di questa atipica metodologia di indagine, mi sono sempre avvalso della collaborazione di altre persone.
Queste possono essere divise in
tre gruppi.

10.2.1.1 Primo gruppo

Al
primo gruppo, appartengono le persone in grado di percepire correttamente le diverse variazioni sonore espresse nel corso delle numerose sperimentazioni.

Queste persone, si dividono in altri
due sottogruppi.
Al
primo, appartengono quelle più esperte che hanno partecipato costantemente alle sperimentazioni.
Al
secondo, quelle che vi hanno partecipato periodicamente, con una più lunga pausa tra le sperimentazioni. 

Grazie a queste persone ed alla mia particolare tecnica di ascolto, ho potuto evitare qualsiasi forma di autosuggestione, mia e loro.

10.2.1.2 Secondo gruppo

Al
secondo gruppo, appartengono persone variegate, quindi anche non esperte nella corretta percezione, ma che hanno in comune il fatto di ricordare come è andato l'ultimo ascolto a cui vi hanno partecipato.

10.2.1.3 Terzo gruppo

Il terzo gruppo è composto da persone che non conosco affatto (
o semplici conoscenti) e non si

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