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TEORIA ANTICIPAZIONE DI ENERGIA

FRANCESCO PICCIONE
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TEORIE
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Teoria della
Anticipazione di Energia

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Data pubblicazione:
16/03/2017
Data aggiornamento:
16/01/2018

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LA TEORIA DELLA ANTICIPAZIONE DI ENERGIA

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seria considerazione, per l'elaborazione e la sperimentazione di altre caratteristiche dalle migliori prestazioni.
Ciò perché la maggiore "efficienza" e "velocità", tende a mettere in evidenza la "qualità del suono" posseduta dal "segnale audio" in transito all'interno di un conduttore solido: se è scadente, rimane scadente; se è ottima, invece, viene esaltata!


11. La sperimentazione dei cavi di "alimentazione" o "alta tensione"

Parallelamente alla sperimentazione dei "cavi audio", ma con tempi più lenti e dilazionati, si è svolta anche la sperimentazione dei "conduttori solidi" di "alimentazione" o "alta tensione", ossia quelli adatti per il transito al loro interno del flusso di energia elettrica ad alta tensione (
125/220/240 Volt).

La lentezza e la dilazione nel tempo di questo genere di sperimentazioni, sono state dovute al mio totale scetticismo sulla loro incidenza sulla qualità del suono di un sistema HI-FI. Ciò perché al loro interno non transita alcun segnale audio. Alla fine, però, sarà la tipologia di conduttori solidi che ha riservato una incredibile sorpresa…

11.1 Prima fase

Negli anni Ottanta, diverse furono le mie piccole scoperte.
Anzitutto, la prima fu un leggero miglioramento delle prestazioni sonore, sostituendo le normali spine dei cavi di alimentazione delle elettroniche audio, con altre più grosse da 16A. La successiva fu che il suono migliorava ancora, utilizzando più "prolunghe" collegate a diverse prese elettriche a 220 Volt, anziché una sola prolunga dotata di prese multiple (
nota col nome di ciabatta), collegata ad una singola presa elettrica. La terza, la più curiosa, fu quella che i cavi costituenti le prolunghe e/o gli stessi cavi di "alimentazione", non dovevano poggiare direttamente sul pavimento, né sulle pareti. Infine, l'incremento della sezione del filo elettrico interno alla prolunga e/o allo stesso cavo di alimentazione, migliorava ulteriormente la qualità del suono.

Queste prime rudimentali sperimentazioni, alla fine degli anni Ottanta portarono, per il collegamento delle apparecchiature elettroniche alla rete elettrica, all'utilizzo di tradizionali conduttori solidi, composti da tre fili elettrici isolati di sezione maggiore, inguainati in PVC,  dotati di spina da 16 Ampère.

11.2 Seconda fase

La tipologia appena descritta di "cavo di alimentazione", fissò i "criteri base" per la successiva sperimentazione di nuove tipologie.
Ho sviluppato, così, dei nuovi progetti affinché oltrepassassero quei "criteri base", le cui sperimentazioni portarono, sul finire della seconda metà degli anni novanta, all'elaborazione dei noti progetti di cavi di alimentazione della serie "AL" e "PF", presentati dalla mia rivista web HI-FIGUIDE© ai primi del 2000. Questi, hanno avuto un ottimo successo di critica da parte di numerosi audiofili, oltre ovviamente quelle negative...

Nel 1999, dopo attente sperimentazioni nacque il prototipo del "Perfect Supply©", il mio primo cavo di alimentazione ad alte prestazioni, con tecnologia rivoluzionaria "Trex Wired©" (
TX-W©), applicata all'alta tensione. Questo, oltre a richiamare i "criteri base" relativi al "trasporto" dell'alta tensione, li innovava profondamente. A causa di una marcata differenza di miglioramento delle prestazioni sonore, oltre a sancire una scoperta sorprendente, introduceva nuove idee e basi teoriche di sviluppo per le future sperimentazioni.

11.3 Terza fase

A quel punto era chiaro che occorreva effettuare un esperimento di maggiore portata, che avrebbe richiesto ben 13 anni per la sua corretta attuazione.

Per evitare "conflitti" sui risultati, decisi nel 2002 di utilizzare, su 7 apparecchiature elettroniche presenti nel sistema audio del mio laboratorio:

  • n. 3 cavi di alimentazione con tecnologia "Trex Wired©" (TX-W©), adattata all'alta tensione;
  • n. 4 tradizionali cavi di alimentazione, con guaina in PVC grigio, quattro fili elettrici isolati e spina da 16A.

Pertanto, fino al 2015,  tutte le sperimentazioni effettuate dal 2002, sui conduttori solidi destinati al transito del segnale audio, sono sempre avvenute con questa medesima configurazione:

  1. i 3 cavi "Perfect Supply©", con tecnologia TX-W©, sono stati posti: 1 nel lettore digitale e gli altri 2 nei due crossover elettronici;
  2. gli altri 4 tradizionali cavi sono stati posti: 1 nel preamplificatore e gli altri 3 nei tre amplificatori di potenza.

Sul finire del 2015 era giunto il momento di effettuare una nuova importante sperimentazione.
Ho, quindi, realizzato un super cavo di alimentazione con tecnologia brevettata "
High Power©" (H-PW©), allo scopo di sostituire 1 dei 4 normali cavi di alimentazione.

Secondo voi, cari lettori, per una corretta sperimentazione, dove va posto questo nuovo super cavo? Nel preamplificatore! I risultati della sperimentazione, descritti più avanti, sono stati totalmente inaspettati…

7. L'analisi dei suoni nel mondo scientifico

Dopo la presentazione della mia domanda di brevetto di invenzione industriale, ho scoperto che questa tipologia metodologica, non è unica nel campo della ricerca scientifica.

Ad esempio, negli anni Sessanta l'effettiva esistenza del "Big Bang", si è conosciuta attraverso la scoperta della percezione della "radiazione di fondo", ossia del rumore o suono generato dall'espansione dell'universo (
in sanscrito, il suono: "Om").
Questa eccezionale scoperta è stata premiata con l'assegnazione del Nobel per la fisica.

Più recentemente, un fisico americano ha elaborato un metodo matematico di calcolo delle dimensioni delle stelle lontane, mediante l'ascolto del loro "suono" o "impronta sonora". Si tratta di una metodologia fantastica ed efficace, che consente di risparmiare milioni di dollari in costose apparecchiature tecnologiche, ancora non tecnicamente realizzabili, per addivenire ai medesimi risultati.

La mia metodologia di ricerca utilizzata è altrettanto atipica:

"sfruttare le variazioni della qualità del suono, per comprendere un fenomeno fisico".


Si tratta di una metodologia che potrebbe facilmente essere esposta a critiche! Ad esempio: "Qual è la misura della variazione della qualità sonora?". I problemi di questo genere sono stati tutti affrontati e risolti!
Tutto, quindi, è teso a verificare la validità ed efficacia, di ciò che si sta sperimentando. E non è stato affatto facile…


8. L'eccezionale strumento di misurazione

Si tratta di un altro importante aspetto di questa straordinaria ricerca.
Nella totale assenza di dispositivi idonei con cui effettuare correttamente e concretamente l'analisi del comportamento del flusso di energia elettrica all'interno dei conduttori solidi, occorre realizzarne uno su misura.
Questo dispositivo, però, deve essere fuori dal comune, ossia in grado di mettere in evidenza le più microscopiche variazioni sonore ed, al contempo, esaltarle in modo da facilitarne la loro percezione e comprensione della loro qualità.

Questa ricerca, quindi, si basa sull'utilizzo di un sofisticato "sistema di riproduzione del suono", da me progettato e realizzato dopo un decennio e mezzo di studi e ricerche, ancora oggi all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. Composto da 4 torri, è in grado di enfatizzare con estrema precisione, differenze sonore normalmente non udibili: il
Reference System.

Si tratta di un sistema di altissima precisione e qualità della riproduzione, poiché privo di distorsioni, colorazioni, compressioni e risonanze. Grazie anche ad una elevata estensione della risposta in frequenza (
16-32.000 Hz, ben oltre i limiti di udibilità dell'uomo) ed alla sua enorme efficienza (34% contro lo 0,8%…), è in grado di fungere da gigantesco microscopio, ingrandendo enormemente e con estrema precisione piccolissime variazioni sonore, che con altri sistemi acustici rimarrebbero completamente nascoste. Queste ed altre straordinarie caratteristiche, lo rendono unico nel suo genere e particolarmente adatto per effettuare questo genere di sperimentazioni.


9. Le condizioni di sperimentazione

Per effettuare, quindi, delle corrette sperimentazioni basate sull'ascolto del fenomeno da analizzare, occorre una particolare "procedura" di mia ideazione. Questa richiede:

  1. particolari condizioni;
  2. un tempo lungo;
  3. moltissima pazienza.

Tra le diverse particolari condizioni, cito ad esempio:

  • tenere costanti le condizioni di sperimentazione (laboratorio, temperatura, tavolini, attrezzatura, etcetera);
  • utilizzare sempre le medesime registrazioni audio, le quali devono avere determinate caratteristiche;
  • ripetere gli esperimenti al modificarsi o variarsi delle condizioni (ad esempio: d'inverno e d'estate), anche ritornando indietro di decine di passi;
  • coinvolgere ripetutamente negli esperimenti più persone, aventi determinate competenze (ad esempio: audiofili, musicisti, etc.);
  • etcetera.

Ci sono voluti, quindi, tre decenni per arrivare alla soluzione finale, oggi oggetto di questo scritto.


10. L'obiettivo: l'elevata efficienza e velocità di trasmissione

Tra le diverse sperimentazioni, una lunga serie si è concentrata sui "conduttori solidi", al cui interno transita il "segnale audio".

Non si è trattato, però, di ricercare le "caratteristiche fisiche" che fornissero il suono migliore o più bello, bensì:

"quelle più efficienti e veloci per la trasmissione del flusso di energia elettrica".


Sintetizzando, se durante la sperimentazione, un "conduttore solido" avesse prodotto un suono scadente, in linea con la qualità della registrazione utilizzata in quell'istante, le sue "caratteristiche fisiche" sarebbero state prese in

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